di Francesco Guida

A metà del percorso si può già dire con sicurezza che la XX edizione di Lector in fabula , apertasi il 19 settembre a Conversano ha un grande successo di pubblico, nonostante le incertezze atmosferiche. Merito del direttore Filippo Giannuzzi  e della presidente Daniela Mazzucca che hanno saputo dare un’ulteriore spinta all’idea originariamente portata avanti da Gianvito Mastroleo e dalla Fondazione Di Vagno. Merito soprattutto della qualità del programma e degli ospiti, raccolti intorno ad un tema intrigante come “La scoperta del futuro”, declinato nelle sezioni ambiente, lavoro, passando per la letteratura, l’Europa e il dialogo tra generazioni.

L’attualità politica è ovviamente al centro di numerosi incontri. Venerdì Gianni Cuperlo ha parlato della modernità di Berlinguer, mentre  Gianfranco Viesti è stato il mattatore del dibattito “Autonomia, premierato e giustizia: le riforme che dividono”, con una lucida analisi delle falsità e doppiezze dell’autonomia differenziata. Sabato il prof. Pier Giorgio Ardeni ha riportato l’attenzione sulle attuali divisioni di casse, riprendendo la lezione di un famoso saggio sulle classi sociali pubblicato da Paolo Sylos Labini all’inizio degli anni ’70. Poi è stata la volta dell’atteso dibattito sulle ragioni del deficit di partecipazione dei cottadini nelle attuali democrazie. Particolarmente interessanti i dati di Nando Pagnoncelli sulla crescente disaffezione al voto.

Gli ex sindaci e neo deputati europei Giorgio Gori e Antonio De Caro hanno fatto un lungo elenco dei motivi che caratterizzerebbero lo scarso attuale appeal dei partiti, anche se nessuno ha messo in luce due cause importanti: lo scarto tra le promesse e i fatti e la progressiva uniformità delle posizioni politiche sulle grandi prospettive.

Oggi, domenica, fitta serie di incontri, segnaliamo alle 21,30 “Umanità violata. La Palestina e l’inferno della ragione”.

22 settembre 2024