Sei qui
Home > Comuni > Bari ha il Consolato onorario della Repubblica d’Armenia

Bari ha il Consolato onorario della Repubblica d’Armenia

La cerimonia del taglio del nastro per l'inaugurazione del consolato
Maria Silvia Quaranta

di M. Siranush Quaranta

Ieri sera alle 19.00 è stato inaugurato il Consolato Onorario d’Armenia, sito in corso Vittorio Emanuele 30. Sono intervenuti accolti dal console onorario Dario Rupen Timurian, il sindaco di Bari Vito Leccese, S.E. l’Ambasciatore d’Armenia in Italia Tsovinar Hambardzumyan, il prefetto di Bari Francesco Russo. Nella sede consolare erano presenti numerose personalità, tra consoli, rappresentanti della giunta e del consiglio comunale barese, tra cui Francesca Bottalico, Micaela Paparella, Gianmauro dell’Olio deputato del Movimento 5 Stelle, rappresentanti del mondo accademico e della comunità armena di Bari.

Don Mario Persano, prima della benedizione, ha ricordato che per realizzare le cose della vita occorre rivolgersi a qualcuno che è sopra di noi. “Essendo un’occasione ufficiale, per l’inaugurazione del consolato onorario, questa preghiera la farei per la pace” un valore tra i più importanti e ancora così difficile da realizzare.

Don Mario Persano
Don Mario Persano
Il tenore Raffaele Pastore
Il tenore Raffaele Pastore
L'ambasciatrice d'Armenia in Italia, Tsovinar Hambardzumyan
L’ambasciatrice d’Armenia in Italia, Tsovinar Hambardzumyan

Subito dopo gli inni nazionali della Repubblica d’Armenia e quello d’Italia cantati da tenore del Teatro Petruzzelli Raffaele Pastore, ha preso la parola S.E. Tsovinar Hambardzumyan, ricordando come questa è forse la sua ultima visita a Bari da Ambasciatrice, avendo terminato il suo mandato in Italia, ha voluto “ringraziare questa meravigliosa città, per avermi sempre accolto con grande calore, amicizia e affetto. Come non dimenticare l’immensa umanità e generosità con cui Bari negli anni 20 divenne un’isola di salvezza per il poeta Hrand Nazariantz e per altri sopravvissuti al genocidio armeno, dove essi fondarono il villaggio Nor Arax, simbolo della rinascita armena. Non è dunque un caso che oggi riuniti qui insieme inauguriamo ufficialmente l’apertura del Consolato onorario della Repubblica d’Armenia a Bari, che ha competenza territoriale della Regione Puglia, e non è un caso che, come console onorario a Bari, è stato nominato il mio caro connazionale Dario Rupen Timurian, uno dei discendenti di Nor Arax. Si tratta del terzo consolato onorario armeno in Italia che va ad unirsi a quelli di Milano, con circoscrizione Regione Lombardia, e Venezia, con circoscrizione Regione Veneto. Si tratta di una tappa importante nei rapporti armeno-italiani, frutto di un lavoro sinergico tra enti e persone, ed interazioni tra i nostri due popoli che vanno nel profondo dei secoli e sono ancorati ai loro valori comuni”. S.E. ha poi augurato un proficuo lavoro al neo-console bbonorario, un cittadino italiano esemplare ed allo stesso tempo fedele alle sue radici armene, di cui conosce bene la storia e la sua ricca cultura, e seguendo le orme del padre Rupen Timurian, è sempre in prima linea per diffonderle in Puglia. Il Consolato onorario guidato dal console Timurian darà un nuovo slancio agli stretti legami tra Armenia e Puglia, contribuendo a incrementare lo sviluppo delle relazioni culturali ed economiche armene e italiane, fornendo protezione e assistenza agli armeni presenti in Puglia.

Il prefetto di Bari, Francesco Russo
Il prefetto di Bari, Francesco Russo
Il sindaco di Bari, Vito Leccese
Il sindaco di Bari, Vito Leccese

Il prefetto di Bari Francesco Russo ha voluto precisare che nonostante la serata fosse istituzionale, non si è potuto non arricchire di emozioni. “Il popolo armeno ha un posto particolare nel cuore di tutti, il cui cuore è in tutto il mondo. La scelta di Bari per aprire il Consolato onorario della Repubblica d’Armenia è particolarmente felice, perché Bari è un ponte tra oriente e occidente, e lo rappresenta con passione e impegno”.

Anche il sindaco Vito Leccese, dopo aver assicurato all’Ambasciatrice di venir accolta a Bari sempre con lo stesso affetto e lo stesso calore, anche dopo la fine del suo mandato, si è mostrato “particolarmente felice, perché ogni Consolato che si apre nella città arricchisce la nostra dimensione internazionale; ma nel caso del Consolato onorario armeno sono ancor più felice perché, come è stato ricordato, la città di Bari ha un legame fortissimo con la comunità armena. Un legame che ha radici storiche lontanissime nel tempo, con il più grande scrittore armeno dell’età contemporanea Hrand Nazariantz, che ha trascorso i suoi anni dell’esilio nella città di Bari nel villaggio Nor Arax, che tra l’altro confesso di aver spiato dal cancello ma spero di visitare presto. Bari per il mondo orientale era la porta del mondo occidentale; quindi, è stata porta di accesso anche di tutti coloro che andavano a vivere in esilio perché erano in qualche modo perseguitati all’interno del loro paese. Dovremmo cercare di raccogliere tutte queste testimonianze che ha vissuto la città di Bari perché, come ho detto nel mio discorso questa mattina per l’inaugurazione della Fiera, le sue frontiere sono porose ed è stata contaminata da tante culture, da tanti popoli, da tante religioni e tutto questo ha attribuito alla nostra città un carattere del multiculturalismo che l’ha resa unica nel panorama del nostro paese. Tutto questo ovviamente non può che inorgoglire il sindaco e la sua comunità”.  Mostrandosi felice per la nomina a console onorario di Dario Timurian, ha menzionato due avvenimenti: il conferimento qualche tempo fa di una targa per l’impegno mostrato nei confronti della causa armena, con l’attiva partecipazione del dott. Giuseppe Cascella, e l’episodio legato al suo periodo da parlamentare. “Quando mi occupavo di relazioni internazionali sono stato uno dei promotori della risoluzione parlamentare che riconosceva sul piano internazionale il genocidio degli armeni, e questo mi è costato tanto, perché dopo l’approvazione di quella risoluzione in Parlamento (i tempi e gli assetti politici erano diversi), ricevetti una lettera dell’Ambasciata turca in Italia in cui il governo turco mi dichiarava persona non gradita. Penso di aver fatto una cosa buona, perché un governo si è opposto ad un rappresentante del popolo italiano, perché ha fatto approvare un atto politico che aveva le sue basi storiche, politiche e sociali”, ha concluso il sindaco a dimostrazione dei legami che ha sempre avuto con gli armeni e in particolar modo con la comunità armena di Bari.

Il nuovo console onorario, Dario Rupen Timurian
Il nuovo console onorario, Dario Rupen Timurian

Nel suo discorso da console onorario armeno, Dario Rupen Timurian, dove il consolato, con tutta l’energia della comunità, cercherà di rendere fruibile il mondo di ieri, oggi e domani della cultura armena, ha voluto che i suoi ringraziamenti fossero vere e proprie manifestazioni di gratitudine, a partire da S. E. l’Ambasciatrice Hambardzumyan “attenta osservatrice, che ha saputo valutare il nostro progetto (di approfondimento della dissemination, della storia e della cultura armena nelle sue varie sfumature e sfaccettature). Nella cerimonia della Festa nazionale per l’Indipendenza (tenutasi il 25 settembre scorso a Roma presso il Grand’Hotel Parco dei Principi) S.E. ha descritto i risultati degli scambi commerciali tra l’Italia e l’Armenia, evidenziando una crescita a due cifre e con un controvalore di circa 420 milioni di euro tra Italia e Armenia, che ha attribuito questo grande successo ad un solo fattore: la crescita dei rapporti culturali tra i due paesi. Lo scambio continuo e costante di esperienze ha rappresentato il seme per la crescita dei rapporti commerciali. Non ci può essere una crescita sana se prima non c’è una società sana”. Tra le autorità ha poi ricordato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, che al tempo in cui era sindaco di Bari, accolse le istanze di un altro cittadino italiano di origine armena per la tutela di un simbolo sacro per gli armeni, il Katckar (la croce di pietra). Ringraziamenti sono andati al sindaco Leccese, ad Antonio Vasile (presidente di Aeroporti di Puglia) e Gaetano Frulli (presidente Nuova Fiera del Levante) per la vicinanza alle tante iniziative proposte mostrando le strade per poterle attuare con consapevolezza, pazienza, disponibilità e responsabilità, alla fondazione Nikolaos con il suo presidente Vito Giordano, con Gaetano Martino e Giorgia Cutino, i due consoli onorari della Lombardia Pietro Kuciukian e di Venezia Gagik Sarucanian, tutte le autorità civili e militari, i componenti attivi della comunità armena di Bari Carlo Coppola, Siranush Quaranta, Kegham Boloyan e Angela Maria Rutigliano, Piero Fabris e Danilo e Daniela Ciriello, oltre ai familiari, la compagna Ilaria Tatò e la figlia Gigliola.  

Ma qual è il ruolo del console onorario? Come dice Charles Maurice Talleyrand: “La vita del console è una vita dedicata al servizio dell’umanità” Il suo compito è quello di assistere e proteggere i cittadini dello Stato durante il loro soggiorno nel territorio dello Stato ricevente, l’impegno di promuovere i commerci tra l’uno e l’altro Stato; il proposito di sviluppare le relazioni culturali tra i due paesi, la vocazione ad approfondire i vincoli di amicizia e cooperazione internazionale.

Auguriamo al neo-console onorario della Repubblica d’Armenia un proficuo e produttivo lavoro nell’ambito delle relazioni tra i due paesi.      

Lascia un commento

Top