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Come imparare dal Sud nel libro di Lino Patruno

Presentazione libro, Lino Patruno, Dario Timurian e Ugo Stecchi
Maria Silvia Quaranta

di M. Siranush Quaranta

Locandina della presentazione
Locandina della presentazione

Il 15 ottobre presso il Circolo Canottieri Barion, promosso dal Consolato Onorario della Repubblica d’Armenia in Bari, dalla Fondazione NiKolaos e da Graficazerottanta, è stato presentato “Imparate dal Sud. Lezione di sviluppo all’Italia” (Magenes, pagg.372) di Lino Patruno, per 13 anni direttore de La Gazzetta del Mezzogiorno, oggi saggista, docente universitario e direttore del Master in giornalismo dell’Università degli studi di Bari Aldo Moro. L’incontro è stato moderato da Ugo Stecchi, direttore generale BCC di Bari e Taranto, da sempre figura di affiancamento e sostegno per le imprese del territorio.

Dario Rupen Timurian, Console onorario della Repubblica d'Armenia a Bari
Dario Rupen Timurian, Console onorario della Repubblica d’Armenia a Bari

Nel suo saluto iniziale il Console onorario della Repubblica d’Armenia in Bari dott. Dario Rupen Timurian ha voluto ringraziare Lino Patruno “uno dei massimi esponenti del giornalismo meridionale, che ha sempre incentivato e promosso la presenza sulla carta stampata di storie come quella degli armeni. Oggi parliamo di imprenditori meridionali, ma egli spesso ha narrato vicende di comunità come quella armena”. Il libro dedicato alla situazione meridionale, racchiude un profondo significato, in quanto da sempre la Puglia è stata un crocevia di culture e di storie, dove l’intraprendenza si intreccia con un’imprenditorialità solida e ricca di sfide.” In questo contesto il libro che stiamo per presentare non è solo una raccolta di storie aziendali, ma un vero e proprio inno all’ innovazione e alla resilienza, di chi ha saputo affrontare le difficoltà e le sfide del mercato realizzando progetti di straordinario valore. In qualità di console onorario della Repubblica d’Armenia in Puglia sono particolarmente convinto dell’importanza degli scambi culturali e commerciali tra le nostre terre – ha detto il dott. Timurian, ricordando l’aggiudicazione del Primo premio pianistico della piccola Ani Melikian ad Acquaviva delle Fonti (provincia di Bari) e del prof. Daron Acemoglu, un armeno di Istanbul, che ha vinto il Nobel per l’Economia per la ricerca sui rapporti fra civiltà dello Stato di diritto e processi di prosperità economica-. Questo è un primo passo di approfondimento culturale, utile per creare un legame tra le due terre, partendo dalla gratitudine e dalla cultura” ha concluso il console onorario.

Il dott. Stecchi ha ricordato come il tema del Sud sia oggi di enorme attualità, ma mentre in altri contesti viene sviluppato con un linguaggio tecnico/accademico/sociologico che risulta a volte sfuggente, nel libro il suo taglio giornalistico permette una visione pratica e concisa, che parte con il valorizzare figure professionali che hanno avuto successo nel nostro territorio, per tracciare poi un percorso su tutto quello che il meridione deve affrontare per emergere e progredire.

Intervento di Lino Patruno
Intervento di Lino Patruno

Lino Patruno è partito con una cronaca di quello che sta accadendo in Puglia in questi ultimi giorni citando tre notizie: un gruppo di giovani ingegneri i trent’anni hanno costituito una società  che fabbrica pannelli solari spaziali sviluppati con una tecnica eccezionale, nuovi materiali e con una capacità di durata molto maggiore di quanto non avvenga attualmente; presso il Teatro Petruzzelli di Bari si sta svolgendo il maggior vertice mondiale sull’Intelligenza Artificiale, con la partecipazione di 1000 tra scienziati e capitani d’industria, che è stato realizzato per la prima volta in Italia scegliendo proprio Bari (l’anno scorso era stato organizzato a Singapore), e questo perché Bari ha un Politecnico universalmente riconosciuto  per la sua importanza, tanto che 20 aziende tecnologiche mondiali l’hanno eletto per i loro investimenti; da un’azienda tarantina negli ultimi mesi sono nati due yacht di 60 m. supertecnologici che sono stati ordinati da grandi aziende nazionali. Tutto ciò viene realizzato al Sud, ma con maggiori difficoltà rispetto ad altre parti del paese “perché abbiamo dei mezzi che sono assolutamente incommensurabili in negativo rispetto a quelli del resto del paese e questo è il motivo per cui ho parlato di imparare dal Sud: venite qui e imparate come si fa senza mezzi a disposizione, perché se avessimo gli stessi mezzi di altri l’Italia sarebbe paragonabile alla Germania, alla Francia” ha detto Patruno. Inoltre, è indispensabile, per far crescere il Mezzogiorno, cambiare il racconto che finora è stato fatto, perché realizzato sempre dagli altri e non dai meridionali, con dei pregiudizi atavici che si trascinano da sempre. Nel libro si fa un appunto agli stessi meridionali che sono legati a una concezione del Sud che è quella di un posto dal quale bisogna solamente scappare, mandando fuori i figli; per rivalutarlo occorre guardare da un’altra e nuova prospettiva, con occhi diversi. Bisogna uscire dalla convinzione di vedere il Mezzogiorno come “una palla al piede”, una zavorra che blocca la prospettiva dello sviluppo del resto del Paese. La Banca d’Italia, l’Ufficio Parlamentare del bilancio, la Svimez, la Confindustria dicono che solo il Sud può trainare lo sviluppo dell’intero Paese, ma solo fornendo appropriati mezzi. Come ricordato sia da Giorgia Meloni che da Michele Emiliano durante l’Inaugurazione dell’87ᶺ Fiera del Levante a fine settembre, subito dopo il Covid il tasso di crescita nel Mezzogiorno è cresciuto più della media nazionale e più di una Nazione come il Canada, poiché si è investito molto facendolo decollare. Si è ripreso ad investire anche grazie al PNRR e con i Fondi di sviluppo e coesione, il cui Patto di coesione dovrebbe essere siglato proprio a Bari il 20 ottobre (ma è di oggi la notizia di un possibile slittamento), durante il festival delle Regioni. Quello che manca al Meridione per farle fare un ulteriore salto è migliorare la qualità della vita, in quanto tuttora le infrastrutture e i servizi rimangono insufficienti.

Il libro, attraverso l’accurata ricerca di Lino Patruno, vuole essere una dimostrazione del fatto che il Mezzogiorno può insegnare tanto al resto d’Italia, anche attraverso i racconti dei suoi ragazzi incredibili che hanno realizzato e stanno realizzando progetti riconosciuti come eccezionali in tutto il mondo.

Un momento della presentazione
Un momento della presentazione

Il console onorario Timurian ha omaggiato Lino Patruno e Ugo Stecchi con una riproduzione realizzata da Graficazerottanta del dott. Poliseno, in occasione dell’inaugurazione del Consolato onorario della Repubblica d’Armenia in Bari il 28 settembre, rappresentante San Nicola e San Gregorio Armeno, due santi venerati in Italia e in Armenia, ma che a Bari sono due chiese vicine che si guardano e osservano benevolmente.

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