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Bari si prepara ad accogliere il BIG X, il Bari International Gender festival

Bari International Gender Festival
Maria Silvia Quaranta

di M. Siranush Quaranta

Logo del Bari International Gender Festival
Logo del Bari International Gender Festival

Nello Spazio Murat di Bari è stato presentato questa mattina il Bari International Gender festival, giunto alla Xª edizione, in programma dal 31 ottobre al 30 novembre 2024. Alla conferenza stampa, introdotti dal giornalista Livio Costarella, erano presenti Paola Romano, assessora alle Culture del Comune di Bari, Miki Gorizia e Tita Tummillo De Palo, direzione artistica e coordinamento generale BIG, Gemma Di Tullio responsabile della Programmazione danza e Progetti regionali danza di Puglia Culture, Viviana Matrangola, assessora alla Cultura, Tutela e Sviluppo delle imprese culturali, politiche migratorie, legalità e antimafia sociale della Regione Puglia (che impossibilitata a essere presente ha inviato un suo messaggio).

Il Festival è promosso e organizzato dalla cooperativa sociale Al.i.c.e., con il sostegno del FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo), Regione Puglia, Puglia Culture, Comune di Bari, Ufficio Tecnico- Tavolo Tecnico LGBTQI del Comune di Bari, oltre un vasto parterre di collaborazioni tra fondazioni culturali, enti e associazioni attive nel campo delle arti e dell’attivismo.

I due direttori artistici all’inizio dell’incontro hanno voluto spiegare così i 10 anni del BIG: ”10 anni di BIG! Di visioni differenti, immaginari insoliti, generi indefiniti, formati scomposti, mutazioni di sguardo, transizioni disciplinari. Di resistenza, culturale, irriverente, nella città di Bari, che comincia a delinearsi e farsi storia, allargare reti, aprire partecipazioni, consolidare posture. Pensavamo di aver fatto esperienza di tutto e invece X. Gli eventi muovono verso x scenari apocalittici, disastrosi, brutali, e noi prontamente rispondiamo con X danze rituali e catartiche, azioni di posizionamento chiaramente X, storie di margine e confine XX, scosse d’attenzione. Aprite le orecchie, spalancate gli occhi! Il BIG X compone un programma xxx la cui somma delle singole parti non può che dare come risultato una gigantesca X. Magma, organismo, blob informe. Schegge impazzite, traiettorie fenomenali, attrazioni fatali. Nell’incognita come condizione dell’esistenza il BIG, esperimento costante, ritrova l’equazione stessa del godimento”.

Da questo messaggio si evince come l’approccio del Festival sia sempre più all’insegna della trasversalità dei linguaggi e della ricerca di comunicazione tra differenti comunità e generi, sempre con l’intento di esplorare e scoprire attraverso una pluralità di storie e di identità. La Tummillo ha ricordato come ancora più quest’anno si è creata una coesione con le istituzioni, producendo alleanze e forti unioni; in questa edizione, infatti, rientra lo Spazio Murat come coproduzione, ma anche Palazzo Fizzarotti e la Fondazione Pino Pascali.

L'intervento di Tita Tummillo De Palo
L’intervento di Tita Tummillo De Palo

Al nostro giornale la direttrice artistica ha detto: ”Siamo arrivati alla 10ᶺ edizione, un’edizione importante sotto il segno della X, la ics come incognita ma anche come radicamento. È un festival politico che attraversa i temi attraverso i performer, ma anche attraverso il corpo della città e del pubblico. Tante tematiche e tanti temi contemporanei, con il posizionamento anche rispetto alla questione palestinese, dove il nostro festival si posiziona con un cessate il fuoco molto chiaro, ma tante altre tematiche attraversano i corpi e le soggettività marginalizzate. Ci sono tante anteprime internazionali, luoghi diffusi, alleanze rinnovate e new entry”.

Anche Miki Gorizia ha ricordato la positiva crescita di questo Festival che da soli tre giorni è passata alla programmazione di un mese, radicandosi così nella città. È importante comprendere come le performance contemporanee presentino nuove modalità anche nella loro fruizione, utilizzando luoghi che prima non avevano un aspetto particolare ma che così vengono esaltate, valorizzate, acquistando nuovo valore. Il Festival permette di allontanarsi dai cliché, permettendo di sviluppare così momenti di espansione della mente. Sono stati scelti performer con una importante storia personale, come quella di Dasha Rush, originaria di Mosca ma residente da tempo a Berlino che aprirà la decima edizione il 31 ottobre al teatro Kismet; quella di Omar Rajeh, un libanese esule e rifugiato in Francia con la sua performance autobiografica; o ancora Giorgia Ohanesian Nardin, un’artista italiana di discendenza armena che con il suo lavoro Premonition, eseguito nello Spazio Murat il 15 novembre, presenterà un adattamento di Anahit, la divinità armena che sta a protezione dell’acqua e di tutte le creature fluide, trasmettendo nella danza e performance dal vivo alcuni elementi della sua origine armena.

Gorizia ci ha detto: “siamo al decimo anno delle attività sul territorio di Bari. Questo Festival rappresenta uno sguardo differente sullo scenario contemporaneo, investendo più ambiti artistici dalla danza, al teatro, alla musica, al cinema, ognuno con la sua differente prospettiva in campo artistico. Ogni campo legge gli accadimenti politici di richiamo internazionale con uno sguardo molto attento, sorprendente dove ogni occasione è un motivo per cambiare posizionamento”.

Paola Romano e Miki Gorizia
Paola Romano e Miki Gorizia

Paola Romano ha poi ricordato come quando si fa sperimentazione non si è oggettivati a porre domande scomode, trovandosi di fronte a notevoli resistenze. L’assessora ha richiamato il fatto che per la prossima edizione, l’undicesima, il Comune sarà a fianco di BIG per continuare a legittimarlo come Festival professionistico, importante per costruire un immaginario per la città. Come sempre è indispensabile costruire reti e porre domande a cui la città è sempre stata attenta a dare risposte.

Micaela Paparella interviene all'incontro
Micaela Paparella interviene all’incontro

Nel suo intervento Micaela Paparella ha precisato che le ricerche rigorose hanno permesso al Festival di crescere, riuscendo a raccogliere quello che accade nel panorama internazionale per portarlo in luoghi della città, alcuni dei quali istituzionali altri non convenzionali, come modo di viverla e scoprirla. BIG è un modo di fare politica attraverso la cultura in modo palese, diretto e coerente.

La Di Tullio ha ricordato come Puglia Culture sia sempre stata accanto a questo Festival, anche nella duplice visione di capire cosa manca alla città e come completare l’offerta culturale barese.

Giorgia Ohanesyan Nardin, performer italiana di origine armena
Giorgia Ohanesyan Nardin, performer italiana di origine armena
Omar Rajeh, coreografo libanese
Omar Rajeh, coreografo libanese
Núria Güell, artista visual
Núria Güell, artista visual
Dasha Rush, musicista elettronica
Dasha Rush, musicista elettronica

Il programma completo della manifestazione è disponibile su http://www.bigff.it.

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