Raffaella Leone (SECOP) e la collaborazione con Didacta Cultura 7 Novembre 20247 Novembre 2024 di Fabia Tonazzi SECOP edizioni e l’Associazione culturale FOS sono state tra le realtà pugliesi protagoniste di DIDACTA Italia alla Fiera del Levante di Bari che ha avuto luogo dal 16 al 18 ottobre. Grazie ai loro due workshop e numerose iniziative collaterali, è stato evidenziato l’importanza e il ruolo della parola oggi nella nostra società. Un dibattito all’interno del quale sono intervenute le due realtà pugliesi. DIDACTA Italia è sicuramente il più importante evento fieristico nazionale dedicato al mondo della scuola, dell’Università e della formazione. Importantissimi gli stand di SECOP, unica casa editrice pugliese presente in fiera, e FOS a cui si deve la nascita della Scuola di formazione editoriale per la transizione digitale “La tridimensionalità della parola” Per Gazzetta dal tacco abbiamo intervistato Raffella Leone, responsabile Pubbliche Relazioni per SECOP. Sul sito di SECOP si legge <<Ciò che conta non èessere un’altra Casa Editrice, ma una Casa Editrice altra>>. Cosa si intende? In Puglia, come in tutto il resto d’Italia, ci sonotantissime case editrici, alcune indipendenti, concaratteristiche precise, stili, linee editoriali connotantie chi più ne ha più ne metta, per cui vent’anni fa, nelnostro “certificato di nascita”, ci sembrò opportunoribadire che non stava venendo al mondo un’altraetichetta, l’ennesimo marchio sotto le cui ali protettivepubblicare le stesse cose già viste o meglio lettealtrove, ma piuttosto stava partendo l’idea di unanuova Casa editrice, che aveva il desiderio didistinguersi per le sue proposte pluralistiche.Avevamo intenzione di creare un catalogo “altro”,perché diverso, fuori da ogni logica partitica, da ognischieramento politico o religioso.Volevamo creare un catalogo in cui potesseroconfluire le espressioni più disparate di vari autori,conosciuti o meglio ancora sconosciuti, senza checonfliggessero tra loro, ma che potevano coesistere inpura libertà di pensiero.Siamo nati credendo che la Letteratura non sifosse fermata con la fine del Novecento, ma chepiuttosto con il terzo millennio poteva continuare alasciare nuove tracce di significato e significanzafondamentali.Una Casa editrice ALTRA è l’assunzione di un impegnoa rispettare le regole della comunicazione tra desideriodi “dire” e opportunità di “ascoltare”.La scrittura salva chi la fa, ma lancia salvagenti a chi lalegge. Quale aspetto ti ha colpito maggiormente di DIDACTA? Troppa Intelligenza Artificiale!Noi siamo stati gli unici che proponevamo le paroledell’Intelligenza Umana. E se ora avessi a disposizioneuna faccina gialla, ti avrei messo uno smile, comemetafora della forte contraddizione che stiamovivendo: da una parte il virtuale che avanza e dall’altrala realtà che indietreggia intimorita, ma allo stessotempo l’indispensabilità delle attuali tecnologie con cuiriappacificarsi.A DIDACTA l’A.I. è stata la protagonista assoluta, conpoco altro di diverso perché è il fenomeno odierno,spauracchio o deus ex machina che ci fa discutere supiù fronti e in ogni “luogo e in ogni lago”.Per gli insegnanti e l’insegnamento, gli alunni el’apprendimento è uno strumento, utilizzabile atrecentosessanta gradi, utilissimo, per giocare con leparole, ma pur sempre un mezzo e mai il fine nè, menche mai, importante per sé stesso. Come descriveresti le tre giornate vissute in fiera alivello sia emotivo che professionale? A livello emotivo è stato come salire sulla giostra deicavalli a dondolo alle 9 del mattino e girare girare finoalle 1 8 del pomeriggio per tre giorni di seguito, quasisenza sosta.Colgo l’occasione di ringraziare a tal proposito ilprofessor Gianluca Simonetta dell’Università diFirenze per essere salito con noi sulla giostra senzarisparmiarsi e chi tra i nostri autori ci ha raggiuntoanche da molto lontano.A livello professionale, questi tre giorni, dedicati alleesigenze di una Scuola in trasformazione e al Saperein evoluzione, sono stati un’importante occasione diriflessione sulla bontà delle nostre proposte editoriali,sui nostri progetti di formazione con le scuole, sullenostre collaborazioni territoriali d’eccellenza, come peresempio con la Fondazione CASILLO, permettendoci dicogliere punti di forza e di debolezza e spazi dimiglioramento.In tre parole direi che sono state tre giornate diCONFRONTO SVILUPPO CRESCITA. Quale valore aggiunto ha apportato alla vostra casaeditrice questa partecipazione? Il valore aggiunto sta tutto nella parola: Condivisionedi idee, intenti e di visioni conditi con una necessariadose di lungimiranza.Ultima modi